Festa 4 aprile
Il padre di Isidoro era probabilmente di origine romana. Proveniente da Cartagena, in Spagna, era legato ai re visigoti. Il fratello maggiore di Isidoro era San Leandro, vescovo di Siviglia. Un altro fratello, San Fulgenzio, fu anch’egli vescovo e sua sorella, Santa Florentina, fu badessa di molti conventi.
È probabile che alla morte del fratello maggiore, Isidoro sia succeduto a Leandro nella diocesi di Siviglia.
Foto di: Luis García
Durante i trentasette anni di episcopato di Isidoro, che attraversarono il regno di sei re, egli portò a termine l’opera iniziata dal fratello di conversione dei Visigoti dall’arianesimo al cattolicesimo.
Considerato l’uomo più colto del suo tempo e il più grande insegnante di Spagna, Isidoro gettò le basi del sistema educativo spagnolo. Questo comprendeva un seminario o una scuola cattedrale in ogni diocesi, con un programma di studi che comprendeva non solo la teologia e la filosofia, ma tutte le branche del sapere conosciute: legge, arti liberali, medicina, ebraico e greco. Isidoro fu anche un prodigioso scrittore.
Quando sentì che la sua fine si avvicinava, in compagnia di due vescovi si recò in una chiesa dove si fece coprire di sacco da un vescovo e cospargere di cenere il capo dall’altro. Alzando le mani al cielo, pregò ad alta voce Dio di perdonare i suoi peccati.
Poi ricevette l’estrema unzione, chiese ai presenti di pregare per lui, perdonò i suoi debitori, esortò tutti alla carità e distribuì il resto dei suoi beni tra i poveri.
Tornato a casa, morì serenamente poco dopo. Sant’Isidoro di Siviglia fu dichiarato Dottore della Chiesa nel 1722.