Festa 6 ottobre
Bruno, di un’importante famiglia di Colonia, nacque in questa antica città intorno al 1030. Promettente studioso, studiò alla scuola cattedrale di Reims e fu ordinato sacerdote nella natia Colonia.
Nel 1056 divenne professore di grammatica e teologia nella sua vecchia scuola di Reims, dove insegnò brillantemente per diciotto anni. Molti eminenti studiosi e filosofi studiarono con lui e lo onorarono in tutta Europa, tra cui Eudes di Châtillon, poi papa Urbano II, che indisse la prima crociata.
Nel 1076 fu nominato cancelliere della diocesi e stava per essere eletto arcivescovo di Reims quando annunciò che si sarebbe ritirato in solitudine. In un primo momento, Bruno si mise sotto la direzione di Roberto di Molesmes, che in seguito ebbe un ruolo decisivo nella fondazione dell’abbazia di Citeaux.
In seguito, quando il vescovo di Grenoble, Sant’Ugo, concesse loro un terreno, lui e altri sei seguaci si stabilirono sulle montagne della Chartreuse, dove costruirono un oratorio circondato da celle individuali. È questa l’origine dell’Ordine Certosino, che prende il nome dalla Chartreuse.
Grande ammiratore del fondatore dell’Ordine, il vescovo Ugo fece i suoi ritiri spirituali alla Chartreuse, dove prese Bruno come padre spirituale.
Venuto a conoscenza della sua santità e conoscendo personalmente la sua prudenza e la sua sapienza, il suo ex allievo, ora Papa Urbano II, convocò Bruno a Roma. Sebbene ciò rappresentasse una grande prova per il santo, egli obbedì, lasciando uno dei suoi discepoli, Landuin, come priore di Chartreuse.
A Roma, Bruno servì il Santo Pontefice in varie funzioni, tra cui quella di assistere alla preparazione di diversi sinodi volti a riformare il clero. Pressato dal papa ad accettare l’arcivescovado di Reggio in Calabria, Bruno si giustificò strenuamente, implorando di poter vivere in solitudine. Papa Urbano II acconsentì infine al suo ritiro in Calabria, ma non lontano da Chartreuse.
Con l’aiuto di un nobile amico, il conte Ruggero, Bruno si stabilì nella valle di La Torre con alcuni nuovi discepoli provenienti da Roma. Qui abbracciò la vita di solitudine con più gioia e fervore che mai. Fu anche qui che Landuin gli fece visita per conto dei monaci di Chartreuse. Volevano consultare il loro fondatore su come il loro monastero dovesse seguire più fedelmente lo spirito del loro fondatore. Bruno li istruì, li consolò, li esortò alla perseveranza e li benedisse.
Quando nel 1101 sentì l’avvicinarsi della morte, Bruno radunò intorno a sé i suoi monaci e fece una pubblica confessione della sua vita e una professione di fede, che fu amorevolmente conservata dai suoi figli spirituali. Il 6 ottobre 1101 rinunciò alla sua anima a Dio.
Secondo l’usanza certosina, che rifugge da ogni forma di pubblicità, Bruno non fu mai canonizzato formalmente. Tuttavia, nel 1514, l’Ordine ottenne da Papa Leone X il permesso di celebrare la festa di Bruno. Nel 1674, Papa Clemente X estese la commemorazione della sua festa alla Chiesa universale.