Festa 30 dicembre
Sant’ Egwin di Worcester apparteneva a una famiglia nobile, forse discendente dai re di Mercia.
Foto di: Oosoom
Dedito a Dio fin dalla giovinezza, accedette alla sede di Worcester nel 662.
Benché fosse un buon vescovo, protettore degli orfani e delle vedove e giudice giusto, si scontrò con l’ostilità della gente che si opponeva al suo insegnamento insistente sulla morale matrimoniale e sul celibato clericale.
Il risentimento di alcuni raggiunse i suoi superiori ecclesiastici ed Egwin intraprese un pellegrinaggio a Roma per presentare il suo caso al Papa. Un resoconto racconta che, attraversando le Alpi con alcuni compagni, non c’era acqua.
A secco, coloro che non apprezzavano la sua santità , gli suggerirono beffardamente di chiedere l’acqua, come Mosè. Ma altri, che lo conoscevano bene, lo pregavano con riverenza di pregare per l’acqua. Mentre Egwin si prostrava in preghiera, un torrente di acqua cristallina sgorgò da una roccia.
Particolare all’interno di una chiesa, statua dorata e bronzata di cinque uomini seduti in nicchie, uno più grande e imponente degli altri, probabilmente sant’Egwin. Al suo ritorno in Inghilterra, Egwin fondò la famosa abbazia di Evesham sotto il patrocinio di Maria Santissima.
Intorno al 709, si recò nuovamente a Roma, questa volta in compagnia dei re Cenredo di Mercia e Offa dei Sassoni orientali, e ricevette da papa Costantino numerosi privilegi per il suo monastero.
Nel X secolo, Evesham divenne una delle grandi abbazie benedettine dell’Inghilterra medievale.
Sant’Egwin morì il 30 dicembre 717 e fu sepolto nel monastero che aveva fondato.