Festa 20 febbraio
Wulfric nacque a sud di Bristol, a Compton Martin. Assegnato alla parrocchia di Deverill, vicino a Warminster, dopo l’ordinazione sacerdotale, si dedicò avidamente ad alcune delle sue attività più mondane. La caccia, sia con i falchi che con i cani, era stata una sua passione ed era restio a rinunciarvi, finché non ebbe una conversazione casuale con un mendicante.
Convertito a occuparsi di cose più pie dalle parole del povero, Wulfric tornò al suo villaggio natale, ora come parroco.
Nel 1125, desideroso di vivere come anacoreta, Wulfric si ritirò in una cella adiacente alla chiesa di San Michele e Tutti gli Angeli a Haselbury Plunett, nel Somerset. Non aveva ottenuto il permesso dal suo vescovo, ma era sostenuto dai monaci cluniacensi di Montacute e da altri, che condividevano un grande rispetto per la sua santità .
La sua cella si trovava sul freddo lato nord della chiesa. In questi semplici alloggi, Wulfric visse da solo per ventinove anni, dedicando il suo tempo alla preghiera, alla meditazione, allo studio delle Scritture e a severe mortificazioni corporali: dormiva poco, mangiava in modo frugale, si asteneva dalla carne, esponeva il suo corpo emaciato a temperature estreme e indossava una veste di sacco e un pesante mantello di maglia.
La gente lo cercò presto per ottenere la sua benedizione e poi la sua guida e i suoi consigli. Divenne noto come guaritore del corpo, della mente e dello spirito; seguirono miracoli e profezie.
Dalla sua umile dimora, il santo anacoreta arrivò a esercitare una potente influenza anche a corte. Al re Enrico I predisse la sua morte imminente; al suo successore, re Stefano, rimproverò i mali del suo governo.
Wulfric fu uno dei sacerdoti anacoreti più influenti dell’Inghilterra medievale. Dopo la sua morte, avvenuta il 20 febbraio 1154, scoppiò una rissa all’interno e intorno alla chiesa che lo aveva protetto nella sua ombra per quasi tre decenni.
I monaci cluniacensi di Montacute sostenevano che, poiché avevano fornito cibo al santo per molti anni, questo li autorizzava a reclamare le spoglie dell’eremita, mentre il parroco di Haselbury, gli abitanti della città e i loro vicini di Crewkerne ne mantenevano il possesso con la forza.
Wulfric fu sepolto nella sua cella dal vescovo di Bath, che era venuto a fargli visita poco prima della sua morte.
Immagine di testa: Miracolo scritto di San Wulfric di Haselbury