Junipero Serra, l’indomito apostolo della California, nacque nell’isola spagnola delle Baleari di Maiorca, nel Mar Mediterraneo, e ricevette il nome di Michele Giuseppe al battesimo. [Dopo essere entrato nell’Ordine francescano, assunse il nome del compagno d’infanzia di San Francesco d’Assisi, Frate Ginepro, e divenne noto come Fray Junipero.
La sua fu una storia “dagli stracci alla ricchezza”. Nato in povertà ma dotato di un intelletto brillante, prima dei 30 anni aveva conseguito il dottorato in teologia ed era titolare della cattedra di filosofia Duns Scoto presso l’Università Lulliana di Palma di Maiorca.
Rinomato come predicatore e insegnante, avrebbe potuto facilmente diventare rettore dell’università e non solo, ma all’età di 36 anni rinunciò a ogni parvenza di gloria terrena per seguire il suo desiderio di evangelizzare i nativi del Nuovo Mondo.
L’ispirazione per il suo zelo missionario fu un altro francescano, il grande apostolo del Sudamerica del XVI secolo, San Francesco Solano.
Arrivato a Vera Crux in Messico, fra Junípero e un compagno camminarono per 250 miglia fino a Città del Messico. Durante il viaggio, Fray Junípero si ferì a una gamba, che non guarì mai del tutto, una condizione che a volte mise in pericolo la sua vita e che gli causò molti disagi per il resto della sua vita.
Lavorò per diciotto anni nel Messico centrale e nella penisola di Baja California, poi il capitano Juan Gálvez lo convinse a seguirlo in un viaggio di 900 miglia fino all’attuale Monterey, in California.
Quando sorsero difficoltà insormontabili con un comandante militare, intraprese il faticoso viaggio verso Città del Messico e lì ottenne dal Viceré il famoso documento noto come “Reglamento” che proteggeva gli indiani e le missioni. Fu la base della prima legislazione significativa della California, una sorta di “Bill of Rights”
Serra aveva 54 anni quando prese il comando delle missioni in Alta California, alla guida di un gruppo di quindici francescani. Fondò la sua prima missione, San Diego de Alcalá, nel 1769. Questa missione dovette quasi essere abbandonata a causa della scarsità di cibo. Giurando di rimanere con la popolazione locale, San Junipero iniziò una novena a San Giuseppe. Il 19 marzo, festa di San Giuseppe e, per coincidenza, giorno previsto per la partenza, arrivò la nave di soccorso.
Da San Diego, il santo francescano, viaggiando instancabilmente nonostante la gamba malandata, fondò altre otto missioni. Altre dodici missioni furono fondate dopo la sua morte. Molte di queste missioni divennero i centri di grandi città come San Diego. L’Apostolo della California battezzò 6.000 persone e percorse 20.000 miglia.
La vita di fra Junípero Serra fu una lunga battaglia contro gli elementi, il terreno, il freddo e la fame, comandanti indifferenti e persino il pericolo di morte da parte di indigeni non cristiani. Ma egli alimentò il suo insaziabile zelo con una vita di intensa preghiera, spesso da mezzanotte all’alba.
Portò ai nativi americani il dono della fede e di una migliore qualità di vita, conquistando il loro amore. Questo ardente e zelante figlio di San Francesco morì nel 1784 all’età di 70 anni nella Missione San Carlos Borromeo e fu beatificato nel 1988.
Tali erano la virtù, la tenacia e il puro coraggio di quest’uomo di Dio, che persino i biografi laicisti, che faticano a comprendere lo stupefacente ascetismo e l’eroica generosità di P. Junipero, lo salutano. Tale è stato il suo contributo alla civilizzazione della nostra nazione che una sua raffigurazione in bronzo, con la croce in alto, si trova nella National Statuary Hall del Campidoglio degli Stati Uniti a Washington DC 1
Notas:
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